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CULTURA > Chiese > Oratorio dei Santi Sebastiano e Rocco
Chi arriva da Genova ed entra nel borgo storico della via principale troverà, subito a sinistra, l’antico oratorio dei Santi Sebastiano e Rocco, costruito nel 1647 in stile barocco, con l’attuale facciata che risale al 1783. All’inizio della parete destra è stato sistemato un frammento di affresco quattrocentesco raffigurante la Pietà. Si tratta del solo reperto proveniente dall’antico oratorio, del quale non è possibile risalire alla data di fondazione: nell’archivio della Confraternita esiste una copia settecentesca del libro dei Confratelli, datato 1418.
L’opera più importante conservata nell’oratorio è certamente una tela attribuibile a Domenico Piola (1628-1703) o alla sua bottega: il Martirio di San Sebastiano, con San Rocco e San Michele Arcangelo. Ai lati dell’altare maggiore si trovano, sopra il coro ligneo, due tele raffiguranti la Flagellazione di San Sebastiano, di ignoto autore e Sant’Irene che assiste San Sebastiano, del pittore campese Santo Leoncini (1723-1754).
Nella cappella della Madonna delle Grazie è visibile una pala d’altare di anonimo seicentesco, dedicata alla Madonna di Trapani. Una nicchia sopra l’altare di San Sebastiano conserva la policroma statua lignea che raffigura il Martirio del Santo, opera settecentesca di Nicolò Tassara di Voltri detto “lo Schitta”.
Un’urna, protetta da una nicchia, contiene le reliquie attribuite al martire romano San Giulio. Il corpo, proveniente dalle catacombe romane di San Callisto, venne donato alla confraternita nel 1706 dal padre domenicano campese Clemente Leone. Durante il periodo natalizio l’oratorio ospita l’interessante presepe meccanizzato, allestito dal Gruppo “Amici del Presepe”.