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» Un intreccio di storia, arte e preziose risorse

SCUOLA > Un intreccio di storia, arte e preziose risorse

 

 "CAMPO LIGURE: UN INTRECCIO DI STORIA, ARTE E PREZIOSE RISORSE"

 PROGETTO EDUCATIVO PROMOSSO DALL' IST. COMPRENSIVO VALLE STURA IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE DI CAMPO LIGURE

  

Il 27 settembre 2021 ha preso il via il progetto educativo "Campo Ligure: Un intreccio di storia, arte e preziose risorse", che coinvolge tutti gli ordini e gradi del plesso di Campo Ligure dell' Istituto Comprensivo Valle Stura e vede la collaborazione dell'Amministrazione comunale. Il progetto sarà sviluppato in due anni e si articola in due percorsi distinti, ma legati dal desiderio comune di valorizzare il nostro territorio.

Nel primo, gli alunni scopriranno la storia e le relazioni tra ambiente e risorse; nel secondo i ragazzi si occuperanno della riqualificazione del parco giochi antistante le scuole, in Viale San Michele. Il progetto si suddividerà in tre fasi fondanti: esplorazione, progettazione e realizzazione

 


21 Ottobre 2021

Pubblichiamo l'articolo, ricco di notizie storiche e aneddoti, scritto dagli alunni della classe 5a Primaria,  in cui i ragazzi raccontano il resoconto di una giornata alla scoperta del territorio e del nostro patrimonio, approfondendone il legame con il passato. Una "lezione di storia all’aria aperta”, culminata nella visita al Castello e alla sua torre in compagnia di Gianluca Ottonello.

L'articolo è anche su: https://www.inchiostrofresco.it/wp/2021/10/21/alla-scoperta-di-campo-ligure/ 


 

 


 

15 Ottobre 2021

Oggi siamo andati a trovare i nonni di Irene. Siamo partiti alle 13:30 perché Irene ci ha detto che il percorso che dovevamo fare era piuttosto lungo. In effetti un po' lo era, ma soprattutto è stato un po' faticoso perché gran parte della strada era molto ripida.

Abbiamo fatto alcune piccole soste per apprezzare il panorama: vedere il nostro paese dall’alto è un punto di vista fantastico! Poi abbiamo raccolto alcune piante perché abbiamo notato che nei nostri  boschi ce ne sono molte. In particolar modo abbiamo osservato  il castagno… per terra c’erano    molti ricci perché questa è la stagione nella quale queste piante ci donano i loro frutti: le castagne. La parola DONO non l’abbiamo utilizzata in modo casuale. Nella storia di campo ligure infatti le castagne sono state molto importanti perché, essendocene molte nei nostri boschi, i Campesi le raccoglievano e cucinavano abitualme nte. Spesso, con modalità che scopriremo, le conservavano per le altre stagioni e le “trasformavano” per cucinarle in tanti modi.  Abbiamo fatto domande sia sulla pianta che sulle castagne e le maestre ci hanno promesso che faremo delle indagini per soddisfare tutte le nostre curiosità. Arrivati alla cascina (un luogo incantevole), i nonni di Irene ci hanno accolto a braccia aperte e…sorpresa!!!! ci hanno preparato le caldarroste, che abbiamo gustato ascoltando nonno Nino raccontare la storia della Cappella di Capè e della Strega Biulla.

GRAZIE INFINITE PER L’OSPITALITÀ!!!


 

LA STORIA DELLA CAPPELLETTA DI CAPE’ 

 Capè è una delle cascine più antiche di Campo Ligure. Accanto si trova l’omonima cappella dedicata a Maria Ausiliatrice. Una minuscola costruzione circondata dal verde, situata su una collina che domina il paese. Luogo abituale di sosta per chi capita di passare da quelle parti.

La sua realizzazione ha origine da una storia che si lega alla seconda guerra mondiale.
E’ la storia di un voto che Toni e Marietta fecero alla Madonna affinchè il figlio Andrea (classe 1925, arruolato nell’esercito italiano) tornasse sano e salvo dalla guerra più tragica e devastante che abbia conosciuto il genere umano. E’ anche la storia di coloro che, come Andrea, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, si rifiutarono di continuare a combattere con la Germania nazista e di aderire alla Repubblica Sociale e per questo furono rinchiusi nei campi di prigionia tedeschi, costretti a patire la fame, il freddo e maltrattamenti di ogni genere.
Una vicenda, quella degli internati militari italiani, che è emersa solo negli ultimi decenni, dopo un lungo e oscuro periodo di silenzio. Una targa associa il ricordo della storia di Andrea a quella dei 650 mila soldati italiani che, con la loro scelta, contribuirono anch’essi al riscatto italiano dal fascismo. Nel tempo, molti campesi hanno chiesto aiuto alla Madonna della cappelletta di Capè come testimoniano gli ex voto che si trovano al suo interno.

LA LEGGENDA DI “BIULLA”, LA STREGA DI PIETRA

Vuole la leggenda che in un tempo remoto una strega si aggirasse sulle alture del paese, in un bosco che si apriva su una radura dove si incrociavano diversi sentieri. Questa strega, che tutti chiamavano “Biulla”, era molto temuta. Infatti, a chi passava da quelle parti accadevano cose strane: chi improvvisamente inciampava, chi riceveva strattoni o piccoli colpi in testa, chi udiva urla spaventose e altre cose del genere. Non c’era verso di sfuggire a questi dispetti perchè la strega non gradiva la presenza delle persone e utilizzava questi espedienti al fine di evitare il passaggio di chiunque. Come si può ben comprendere, la cosa infastidiva molto coloro che abitavano in quei luoghi, in particolare i contadini che abitualmente si trovavano a passare da quelle parti. E non mancava di terrorizzare anche chi transitava di lì per caso. Ad un certo punto, la situazione si fece così irritante da indurre gli abitanti della zona a rivolgersi ad un personaggio del paese che, si diceva, possedesse la facoltà di fare esorcismi per rendere inoffensivi i poteri malefici delle streghe. Sia come sia, accadde così che in una notte di luna piena, che si vedeva come fosse giorno, la strega rimase intrappolata dentro un grosso masso che si trovava proprio al centro del crocicchio. Non fu una cosa semplice, la strega utilizzò tutta la sua energia per evitare di essere rinchiusa e quando sembrava ormai fatta, con un ultimo disperato sforzo riuscì faticosamente a far emergere la testa sovrastata dal cappuccio da cui non si separava mai. Da allora tutto è rimasto tale e quale, e, ancora oggi, è ben visibile la faccia della strega un pò deturpata per via dello sforzo e con un ghigno beffardo della bocca, quasi un monito per chi le passa accanto, come a dire “adesso mi vedete così, ma, attenti, un giorno potrei anche uscire da questo masso e allora …” In realtà, adesso la strega “Biulla” non fa più paura a nessuno. Quello di cui dobbiamo avere timore sono le conseguenze dello scarso rispetto dell’uomo nei confronti della natura come ci viene spesso ricordato da fenomeni atmosferici estremi, come le alluvioni.


 

 LA CASA DI BACICCIA


SCUOLA SECONDARIA - CLASSE 3A

Costruiamo il Castello...con la geometria reale!

Lo studio della geometria si semplifica e fa meno paura se impariamo a riconoscere le geometrie reali, quelle che quotidianamente vediamo intorno a noi. L'attività, preparata dalla classe terza della Scuola Secondaria Abate Rossi di Campo Ligure, si fonda proprio su questo principio e traduce in geometria il corpo principale del monumento simbolo del paese, il Castello Spinola.
Alla domanda: "Sapete com'è fatto il vostro Castello?", le risposte sono arrivate in veste grafica, chiudendo gli occhi e cercando di concretizzare un'immagine che quotidianamente vedono ma che osservano poco. I ragazzi hanno preparato una serie di schizzi dalle forme più svariate, solo pochi corrispondenti alla realtà. Guardare attentamente poi, li ha aiutati e guidati alla costruzione delle geometrie: osservazione dal vero, osservazioni di immagini fotografiche, fino alla consultazione di Google Map, per scoprire che tutte le figure geometriche che avevano rappresentato in via astratta sulle tavole del disegno tecnico, erano lì, sotto ai loro occhi, tutti i giorni: un prisma e un tronco di piramide a base esagonale, un cilindro.
Squadre e matita alla mano, trasferendo le loro conoscenze in un contesto nuovo e più ampio, gli alunni hanno applicato, infine, la geometria descrittiva, rappresentando in proiezione ortogonale il manufatto storico che tanto amano.
Il bello deve ancora venire... e sarà concretizzato in un modello 3D
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